Parliamo di stile… 

Leggi questo post ascoltando: Roy Orbison – Oh pretty woman 

Gonne, t-shirts, pantaloni, giacche, jeans, leggins, sciarpe, camicie, bluse, sneakers, cappelli, collane, orecchini, canotte… Un elenco infinito, che potrebbe continuare ancora e ancora, riempiendo gli armadi e le fantasie di tutti indistintamente. Un insieme di cose, articoli, necessari e non, che vanno al 40% a comporre la nostra personalità e a dire agli altri chi siamo.
Chiunque di noi possiede almeno una o più cose dell’elenco sopracitato, ma cosa significa (e soprattutto, quanto conta) davvero lo stile?
Per molti tutto, per alcuni niente; c’è chi ce l’ha innato, e chi impara a costruirselo; chi proprio non ce l’ha e chi fa finta di averne anche troppo! Molte volte è soggettivo, a volte oggettivo e con regole rigidissime, ma una cosa è certa: il nostro stile compone il nostro biglietto da visita, la cornice per la nostra “foto profilo” nel mondo.
E allora le borse, le calze, i jeans risvoltati e le camiciette acquistano un significato più ampio, non sono più solo quello che indossiamo, ma diventano parte di noi, del nostro essere! Ci danno sicurezza nei colloqui di lavoro e durante i primi appuntamenti, ci fanno apparire più grandi e maturi, ci fanno sentire belli in mezzo agli altri, con la convinzione che se quel certo abbinamento a noi piace e ci sta bene, il mondo ci vedrà sotto una luce più luminosa!
Quindi, sotto questa ottica, su una scala da 1 a 10, quanto dovrebbe contare lo stile?? Se allora lo stile va di pari passo con la personalità, dovrebbe almeno occupare un 5/6, ed essere valorizzato quanto più possibile, prestando attenzione ad ogni dettaglio, perché andrà a dire agli altri chi siamo prima di noi stessi!
E diffidate da chi vi dice “per me non è importante cosa indosso”, perché di sicuro sta già pensando a come abbinare la vostra maglia alle sue scarpe! 😉

The S Point 

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