#IlPrideACasa – Un gay atipico

🎧 Leggi questo post ascoltando: Gloria Gaynor – I am what I am

Sono un gay atipico, me lo dicono in tanti. Fin da quando ho accettato e realizzato la mia omosessualità.

Con un’anima in continua oscillazione tra una ragazzina e un nerd, ho sempre immaginato che una volta consolidata la mia posizione di esponente del club arcobaleno avrei vissuto l’esistenza tipica del gay milanese: un appartamento cool in una bella zona, una cerchia di amici tipicamente gaia e fiera di esserlo, e molto probabilmente un lavoro e un look che rispecchiassero a pieno la mia identità.

Ma così non è stato.

E sapete che vi dico? Molto meglio così.

Ho frequentato ragazzi che vivevano in appartamenti tanto pieni di cose quanto loro erano vuoti dentro; ho avuto una cerchia gaia di amici, ma quando ho realizzato che era uno stile di vita che mi sono goduto, certo, ma che non faceva per me, sono andato per la mia strada. E per quanto riguarda il lavoro, beh, non sai mai dove ti porta la vita…

Crescendo ho realizzato che agli aperitivi e alle discoteche in preferivo le cene fino a tardi tra amici, e al posto di Ariana Grande e Dua Lipa, preferivo ascoltare gli AC/CD e i Green Day. Ho lasciato che il caso mi guidasse verso la mia persona speciale, invece di Grindr e compagnia varia, e che il mio stile fosse composto da ciò che mi faceva stare meglio con me stesso invece che dalle mode del momento…

Amo fare shopping, è vero. Amo Gossip Girl, Sex & the City, Britney Spears e le canzoni anni ’80 di Madonna; gesticolo con le mani quando parlo, nella mia testa critico com’è vestita la gente sulla metro, e il rosa continua ad essere il mio colore preferito… Non amo però essere acido e isterico con gli altri, non mi piace esasperare il mio essere gay, ne usare parole tipo adoro e top. E forse sono questi cliché non utilizzati che mi rendono atipico agli occhi degli altri, e non lo cambierei per nulla al mondo.

Perché essere un gay atipico in questo “mondo”, è la cosa più interessante che potessi fare.

Buon mese del Pride a tutti voi 🌈

Al prossimo post

The S Point

2 pensieri su “#IlPrideACasa – Un gay atipico

  1. Mi è piaciuto molto questo tuo articolo. E’ vero. Purtroppo c’è l’etichetta “gay atipico”, che è una cosa insensata. Semmai c’è gente che ama omologarsi. Non è vero che tutti i gay siano delle pazze che amano la moda e odiano lo sport.
    Non ho mai particolarmente apprezzato nemmeno io quello stile di vita.
    Penso anche che bisogna trovare persone con cui si sta bene e non avere per forza una cerchia di amici gay, se questi amici gay non fanno per noi. E bisogna vivere la nostra vita per come siamo e per quello che ci piace, senza pensare di dover entrare in un prototipo. Ma questo vale a prescindere dalla sessualità.

    Piace a 1 persona

Lascia un commento